La Corte di Giustizia Europea ha riconosciuto il diritto alla Carta del Docente anche per i docenti con supplenze brevi. Non perdere l'opportunità di accedere al tuo bonus annuale di 500 euro!
“Ho apprezzato molto la sua disponibilità e la sua competenza. Mi ha spiegato tutto in modo semplice e ha risolto il mio problema.”
IC Mariano, Centola (SA)
Con la sentenza C‑268/24, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che l'esclusione automatica dei docenti con supplenze brevi dalla Carta del Docente è contraria al diritto comunitario. Questa decisione rivoluzionaria apre nuove prospettive per migliaia di insegnanti!
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La sentenza C‑268/24 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha sancito che la pratica di escludere automaticamente i docenti con supplenze brevi dall’accesso alla Carta del Docente è in violazione del diritto comunitario.
La legislazione italiana, che in precedenza riservava questo beneficio esclusivamente ai docenti di ruolo o ai supplenti con contratto annuale, è stata giudicata discriminatoria. Secondo la Corte, tale restrizione è in contrasto con la clausola 4 dell’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, allegato alla direttiva 1999/70/CE.
La Corte ha categoricamente respinto l'argomentazione secondo cui la durata limitata del contratto possa giustificare un trattamento differenziato. I supplenti a termine, infatti, svolgono mansioni identiche a quelle dei colleghi a tempo indeterminato e partecipano pienamente alle stesse attività didattiche e formative. La sentenza chiarisce che "L’attività educativa non dipende dalla durata del rapporto di lavoro, ma dalla natura delle mansioni effettive".
I giudici nazionali sono ora tenuti a disapplicare le normative restrittive, a meno che non vengano dimostrate ragioni oggettive valide, le quali, tuttavia, non possono basarsi unicamente sulla temporaneità del contratto.
Questa pronuncia si allinea perfettamente alla giurisprudenza già avviata con l’ordinanza C-450/21, rafforzando il principio di parità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato. La decisione rappresenta un significativo passo avanti per i docenti precari, storicamente penalizzati da normative che limitavano il loro accesso a benefici essenziali. Spetta ora al legislatore italiano adeguarsi per evitare ulteriori condanne e garantire piena equità.
A seguito della sentenza C‑268/24 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la Carta del Docente è ora estesa anche ai docenti con supplenze brevi, poiché l'esclusione basata sulla durata del contratto è stata dichiarata discriminatoria.
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