Docenti In Svizzera, l'insegnamento della lingua italiana sta affrontando numerosi problemi che ne compromettono l'efficacia e l'attrattiva.
Nel cantone di Friburgo, ad esempio, solo quattro studenti hanno scelto di iscriversi al programma di maturità bilingue francese-italiano nell'anno scolastico attuale. Questo dato, sebbene rappresenti un lieve incremento rispetto alle due iscrizioni del 2023, evidenzia una situazione preoccupante per la lingua italiana, che sembra non trovare il giusto spazio nel panorama educativo svizzero.
Uno dei principali ostacoli all'insegnamento dell'italiano è rappresentato dalle resistenze psicologiche dei giovani. Molti studenti percepiscono l'idea di trascorrere un anno in Ticino, lontano da casa, come un impegno eccessivo
Questa percezione limita le opportunità di mobilità studentesca, che potrebbero invece arricchire il loro percorso formativo. Inoltre, la lingua italiana è spesso considerata un'attività ricreativa piuttosto che una competenza professionale strategica. Questa visione riduttiva influisce negativamente sulla motivazione degli studenti e delle loro famiglie, rendendo difficile l'adozione di programmi bilingui. La concorrenza con lingue percepite come più vantaggiose, come il tedesco e l'inglese, penalizza ulteriormente l'italiano. Le statistiche mostrano che le iscrizioni ai programmi di maturità bilingue in tedesco e inglese sono significativamente più elevate rispetto a quelle che includono l'italiano, evidenziando una disparità di appeal tra le diverse opzioni linguistiche disponibili.
Brigitte Jörimann, coordinatrice della maturità bilingue per il Canton Ticino, ha identificato l'insufficiente insegnamento dell'italiano nelle scuole come una delle cause sistemiche più rilevanti del fenomeno. L'introduzione tardiva della lingua italiana nei curricoli scolastici, spesso limitata al livello secondario superiore, comporta difficoltà di apprendimento per gli studenti, che hanno già consolidato preferenze linguistiche specifiche. Per affrontare questa problematica, è fondamentale anticipare l'insegnamento dell'italiano al ciclo secondario I o addirittura alla scuola primaria. Questa strategia mira a creare familiarità precoce con la lingua, gettando basi solide per scelte formative più consapevoli in futuro. Tuttavia, la frammentazione delle politiche educative cantonali rappresenta un ulteriore ostacolo. Mentre Berna registra annualmente 15-20 iscrizioni alla maturità francese-italiano, Ginevra ha completamente abbandonato il progetto per scarso interesse, impedendo lo sviluppo di una strategia nazionale coerente per la valorizzazione dell'italiano come patrimonio culturale della Confederazione.
Per migliorare la situazione dell'insegnamento dell'italiano in Svizzera, è necessario un approccio integrato che coinvolga tutti i livelli educativi.
Le istituzioni scolastiche devono lavorare in sinergia con le famiglie e le comunità locali per promuovere l'importanza della lingua italiana come parte integrante della cultura svizzera. È essenziale che l'italiano venga percepito non solo come una lingua da apprendere, ma come un valore culturale da preservare e valorizzare. Inoltre, è fondamentale investire in programmi di formazione per insegnanti, affinché possano affrontare le sfide legate all'insegnamento dell'italiano in modo efficace. La creazione di risorse didattiche innovative e coinvolgenti potrebbe stimolare l'interesse degli studenti e migliorare i risultati di apprendimento.
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